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Induzione ed abuso. Vittima ed Attore. Patologia dell’età evolutiva e del giovane adulto, disagio e criminogenesi.

Induzione ed abuso. Vittima ed Attore. Patologia dell’età evolutiva e del giovane adulto, disagio e criminogenesi. Prof. Dott. Matteo VILLANOVA Psichiatra e Sessuologo clinico e forense, Criminologo. Docente di Criminologia per Medicina legale e Deontologia,

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Induzione ed abuso. Vittima ed Attore. Patologia dell’età evolutiva e del giovane adulto, disagio e criminogenesi.

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  1. Induzione ed abuso. Vittima ed Attore. Patologia dell’età evolutiva e del giovane adulto, disagio e criminogenesi. Prof. Dott. Matteo VILLANOVA Psichiatra e Sessuologo clinico e forense, Criminologo. Docente di Criminologia per Medicina legale e Deontologia, Iª Facoltà Medica dell’ Università di Roma “La Sapienza”. Docente di Neuropatologia dell’ età evolutiva, Docente di Medicina preventiva e Psicopatologia forense, Docente di Psicopatologia generale, Università degli Studi Roma Tre. Docente Scienze dell’ Investigazione, Università dell’ Aquila. e-mail:matteo.villanova@uniroma3.it

  2. PSICODINAMICA DEI FENOMENI INTRAPSICHICI L’apparato psichico è composto da tre istanze, in continua interazione dinamica tra di loro: L’ES: è la nostra parte inconscia più primitiva ed arcaica, racchiude le nostre pulsioni-istinti-forze che spingono l’individuo ad agire. Pulsioni che possono essere di vita e quindi relativi al piacere e di morte quindi relativi all’aggressività.l’inconscio ubbidisce al principio del piacere. L’IO: è la nostra istanza conscia, razionale. Deputata a mediare i nostri rapporti con il mondo esterno e anche i nostri rapporti con le forze dell’es che tendono ad essere soddisfatte in modo immediato. L’io ubbidisce al principio di realtà e spesso frena le nostre pulsioni inconsce. SUPER-IO:rappresenta le istanze genitoriali e sociali interiorizzate. È la nostra coscienza morale e nasce in concomitanza al complesso edipico che trova una sua soluzione naturale nel momento in cui l’individuo fa propri i divieti parentali e ha un’ educativa introiezione delle norme comunitarie. (Villanova M., 2006)

  3. IO IDEALE IO SUPER-IO CONSCIO INCONSCIO ES M. Villanova 2006

  4. COSA SONO I MECCANISMI DI DIFESA? L’Io riesce a mediare tra l’Es, il Super-io e la realtà attraverso i meccanismi di difesa che permettono all’individuo di trovare un equilibrio accettabile che non provochi sofferenza, tenendo lontano dalla coscienza tutti quei pensieri che recano angoscia. (Villanova M., 2006)

  5. I Meccanismi di difesa dell’ Io(Villanova M., 2006) • La Rimozione: Rappresenta quel meccanismo di difesa automatico inconscio di disconoscimento delle proprie immagini mentali spiacevoli, istinti sessuali o aggressivi, pieni di particolare carica emozionale, talvolta legati al complesso edipico che protegge molto bene l’individuo dagli assalti dei pericoli forniti dal riviverli. • La Proiezione: Secondo alcuni autori rappresenta un meccanismo di difesa dal sintomo angoscia sostitutivo dell’insuccesso presentato dal meccanismo della Rimozione. Esempi: “non sono io a provare sentimenti ostili ma è l’altro che mi perseguita” (meccanismo fondamentale della tendenza paranoica) oppure “non sono bugiardo ma sono gli altri che mentono e devo difendermi mentendo anche io”. I pregiudizi, certe opinioni incontrollate e le superstizioni molto spesso si basano su proiezioni. I meccanismi di proiezione, che di distorcono notevolmente la realtà si hanno nelle psicosi paranoidi, maniaco depressive e nella schizofrenia.

  6. L’Identificazione: Facendo parte dei meccanismi fisiologici di costruzione dell’io in ogni forma di educazione , può trasformarsi in meccanismo di difesa patologico lì dove ad esempio vi è imitazione servile (per spontaneo contagio psichico da parte di un immagine parentale) oppure nella perversione sado-masochista in cui si verifica l’identificazione proprio con ciò di cui si ha paura e che si vorrebbe sopprimere: l’aggressore. • L’Identificazione proiettiva: E’ il meccanismo di difesa che consiste nel porre nell’altro delle parti di sé “buone” (per evitare la separazione dall’oggetto quando si teme di perderlo o per tenere le stesse parti buone dell’oggetto d’amore al sicuro dalle cose cattive che sono dentro il soggetto come per esempio nel caso della necessità di “umanizzare il proprio aggressore” per ragioni di abnorme paura di vendetta che si teme lo stesso aggressore possa mettere in atto verso la sua persona nel caso il soggetto lo odiasse = Sindrome di Stoccolma) o “cattive” in modo da controllare l’oggetto per liberarsene e distruggerlo

  7. L’Introiezione: E’ quel meccanismo che tende a far proprie e portarle dentro di sé, sia quelle parti desiderabili del mondo esterno quali per esempio la sicurezza, sia le parti indesiderabili e d’insoddisfazione facendole sparire all’interno di sé quale per esempio il lutto melanconico di molte fantasie nevrotiche. • L’Interiorizzazione: Sinonimo di introiezione o di identificazione, è in realtà una trasformazione di una relazione interpersonale con una relazione o un rapporto intrapsichico, per esempio la relazione di autorità padre figlio viene interiorizzata come relazione tra Super-Io ed Io oppure nelle relazioni dei conflitti sociali lì dove si interiorizza il rapporto tra Autorità, Potere, Libertà, ecc. In pratica si può ritenere “l’identificazione” come l’incorporazione di oggetti, di persone fisiche o tratti di esse, mentre “l’interiorizzazione” come l’incorporazione di una relazione interumana.

  8. La Fissazione: Rappresenta un arresto dello sviluppo evolutivo emotivo-affettivo per cui la persona resta “fissata”, immobilizzata ad una precedente fase evolutiva per la sua inconscia necessità di proteggere il proprio equilibrio psicologico. Esempio: figlio iperprotetto e non svezzato all’impegno, alle frustrazioni e perfino alle gratificazioni eccessive rimane fissato allo stadio infantile-orale. • La Regressione: Meccanismo che può instaurarsi anche nelle normali esperienze di vita quotidiana alla ricerca di un ritorno sia pur transitorio ad un momento di gratificazione giovanile ( adolescenziale, puberale, puerile, infantile): che va dal richiedere particolari coccole ed attenzioni nel corso ad esempio di una malattia fisica, all’atteggiarsi a bambino nell’ambito di un rapporto affettivo, alla bevuta con gli amici, ecc. La regressione quindi è un meccanismo di difesa da cause esterne interne finalizzato inconsciamente o meno ad un recupero degli equilibri psichici. Ma oltre ad essere episodico può anche essere un meccanismo permanente come si verifica nelle crisi di adattamento dell’individuo caratterizzato da debole personalità o ipotrofia dell’io, oppure più patologicamente parlando, in caso di situazione schizofrenica o di decadenza senile.

  9. La Razionalizzazione: è un processo di schermatura volto a coprire una crepa nel mal riuscito processo della Rimozione, per cui viene operata inconsciamente una distorsione delle idee, delle motivazioni, delle percezioni e delle interpretazioni con la finalità di creare delle giustificazioni di fronte a se stesso e agli altri, è un po’ come quando la volpe che non arriva all’uva dice che è acerba. • La Intellettualizzazione: si verifica ogni volta che il soggetto durante il colloquio, non appena viene sfiorato un argomento per lui fonte di disemotività, filosofeggia, interpreta o giustifica intellettualmente ogni cosa trasformando in intellettualizzazioni le sue ansietà più profonde per la assoluta necessità di controllare ogni cosa, pena la conseguente estrema insicurezza e lo scompenso. • Il Diniego: meccanismo di difesa che abolisce dalla coscienza, desideri, pensieri, sensazioni o situazioni traumatizzanti, dolorose spiacevoli. • Il Blocco o Repressione degli affetti: costituisce una variante della Rimozione, con la differenza che il meccanismo di difesa avviene a livello più superficiale ovverosia preconscio e talvolta in piena consapevolezza per ragioni di imposizione delle regole dei rapporti sociali.

  10. La Sublimazione: consiste nel dirottare le proprie pulsioni sessuali o aggressive primitive verso mete più nobili socialmente accettabili ed encomiabili, ad esempio l’idealizzazione della donna in genere, la platonizzazione o il sogno ad occhi aperti, ecc. • L’Ascetismo: si verifica ad esempio in molti adolescenti, simile alla Sublimazione nei meccanismi originari ma se ne differenzia per le sue manifestazioni di adesione alla vita ascetica, si aderisce a regole rigide (alzarsi presto al mattino, fare docce gelate, diete molto rigide, ecc.) • La Formazione reattiva: tipica nelle nevrosi ossessivo-compulsive e nell’isteria; si può considerare un desiderio inconscio espresso tramite il suo opposto che si esprime attraverso interessi più socializzati rispetto a certe tendenze infantili che permangono nell’inconscio, per esempio: la pulizia eccessiva, il pudore esasperato, l’atteggiamento missionario, per coprire un terribile odio inconscio contro tutto e tutti. • La Traslazione: meccanismo di spostamento o di dislocazione degli affetti verso altre persone, animali o cose messo in atto come conseguenza delle frustrazioni subite. Tipico delle persone sole o rimaste sole nella vita.

  11. L’Isolazione o isolamento: consiste nell’intellettualizzazione anaffettiva esasperata di situazioni emozionali scabrose o penalizzanti per il soggetto a causa di un meccanismo iperdifensivo. • Il Ritiro emotivo: si verifica nel caso di frustrazioni intense o persistenti con ritiro emotivo-affettivo-interpersonale per timore di eventuali ulteriori scottature, per esmpio: tossicomani, alcoolismo, sogno ad occhi aperti o “dedizione esclusiva ad un intenso lavoro”. • Autismo: è classificamente rappresentato dallo psicotico che mette in atto un radicale meccanismo di fuga dalla realtà per lui penalizzante con cui teme di confrontarsi, vivendo in un mondo del tutto immaginario privo di reale contatto con altri individui, cose ed aspetti del sociale. • La Psicosomatizzazione: rappresenta un meccanismo di difesa a parte, caratterizzato dal convogliare per via neuro-umorale emozioni, pensieri o comportamenti penalizzanti si funzioni fisiologiche e quindi sul corpo.

  12. La Scissione o dissociazione primitiva: Estrinseca l’assoluta necessità di effettuare una netta divisione degli oggetti esterni in “tutti buoni” o “tutti cattivi”: la fisiologica coesistenza di una parte buona e di una cattiva in ciascun essere umano è inaccettabile in quanto il riconoscere una parte cattiva all’interno di un’altra persona abitualmente considerata buona è insopportabile per il soggetto che quindi vive tale possibile coesistenza come francamente minacciosa. • L’Idealizzazione primitiva: E’ da considerarsi come una variante della Scissione ed è messa in atto grazie all’innalzare l’oggetto della perfezione proprio nell’intento di evitare le conseguenza del riconoscere l’ambivalenza (buono e cattivo). • L’Onnipotenza: Modalità di pensiero infantile che si traduce nella “…convinzione che il fatto stesso di pensare o desiderare qualcosa possa agire sul mondo esterno, tradursi in effetti irreali”(Dizionario di Psichiatria Hinsie-Campbell 1979). • La Svalutazione: Può essere considerata il contrario dell’onnipotenza, difatti il soggetto in questo caso si considera incapace di realizzare ciò che desidera.

  13. Funzioni Strutturanti dell' Io (nel corso dello Sviluppo Infantile) e Meccanismi di Difesa dell' Io (nell' Età Adulta) Proiezione Introiezione Identificazione Fissazione Regressione Rimozione Isolamento Annullamento Retroattivo Rivolgimento Contro il Sè Trasformazione nel Contrario Formazione Reattiva Somatizzazione Sublimazione Securizzazione Endogena Valorizzazione Endogena Autonomizzazione (Villanova M. 2004, da P.B.Schneider, 1982)

  14. Funzioni dell ' Io a livello morfo-dinamico : Cognitive Organizzative Previsionali Decisionali Esecutive a livello neuropsicologico Recettive Memoria ed Apprendimento Pensiero Espressive Esecutive

  15. Meccanismi di Difesa (Secondo Gruppo) Introiezione Identificazione Interiorizzazione Fissazione Sublimazione Rimozione Blocco o Repressione degli Affetti Formazione Reattiva Ascetismo Razionalizzazione Traslazione Isolamento Intellettualizzazione Ritiro Emotivo Psicosomatizzazione (Villanova M., 2004) Meccanismi di Difesa (Primo Gruppo) Identificazione Proiettiva Scissione o Dissociazione Primitiva Idealizzazione Primitiva Diniego Onnipotenza Svalutazione Regressione Autismo

  16. TORTURE SESSUALI(Villanova M., 2005) Le torture sessuali secondo alcuni rientrano nella categoria delle torture fisiche, invece sono descritte separatamente a causa del loro grande impatto psichico e sociale sulla vittima. Abbiamo tre categorie: • Tortura sessuale con l'utilizzo di strumenti • Tortura sessuale senza l'uso di strumenti • Tortura sessuale con l'utilizzo di animali Tutti questi metodi di tortura fisica, mentale o sessuale, vengono anche applicati simultaneamente.

  17. M.Villanova 2005 Dal web: Prima dell'Operazione Iraqi Freedom, la Polizia Militare non aveva ricevuto alcun addestramento relativo alla detenzione e alla custodia di detenuti e neppure ricevuto alcuna informazione sulla Convenzione di Ginevra per il Trattamento dei Prigionieri. Gli abusi intenzionalmente commessi ai danni dei detenuti, riportati nel rapporto di un Generale statunitense, comprendono alcune tipologie ricorrenti e definite.

  18. -“I detenuti sono stati picchiati con pugni, schiaffi e calci; sono stati messi a piedi nudi e le guardie vi sono saltati sopra; -i detenuti sono stati fotografati nudi, sia gli uomini che le donne; -i detenuti sono stati costretti ad assumere posizioni che simulano atti esplicitamente sessuali e poi fotografati; -i detenuti sono stati costretti a spogliarsi e a rimanere nudi per giorni; -i detenuti maschi sono stati costretti ad indossare biancheria intima femminile; -dei gruppi di detenuti maschi sono stati costretti a masturbarsi mentre venivano ripresi o fotografati; -dei gruppi di detenuti maschi sono stati denudati e disposti a piramide, e le guardie, sono saltate sopra di essi; -un detenuto nudo è stato fatto salire sopra una scatola, incappucciato, e gli sono stati collegati dei fili alle dita delle mani, dei piedi e al pene, simulando la tortura dell'elettroshock; -sulla gamba di un detenuto, accusato di averne violentato un altro di soli 15 anni, è stato scritto "I'm a rapest" (sono uno stupratore), e poi è stato fotografato nudo”;

  19. “al collo di un detenuto è stato messo un collare e poi una soldatessa si è fatta fotografare insieme a lui; -un membro della Polizia Militare ha avuto un rapporto sessuale con una detenuta; -i detenuti sono stati minacciati e terrorizzati con i cani da guardia (senza museruola) e almeno un prigioniero è stato morso riportando una ferita di una certa gravità; -sono stati fotografati i corpi di prigionieri deceduti;  -delle lampade chimiche sono state rotte, e il liquido al fosforo è stato gettato sui detenuti; -i detenuti sono stati minacciati con una pistola calibro 9 carica; -I detenuti sono stati investiti da spruzzi d'acqua gelida; -I detenuti sono stati picchiati con sedie e manici di scopa; -I detenuti maschi sono stati minacciati di stupro; -Un membro della polizia militare ha dovuto medicare la ferita subita da un detenuto che era stato scagliato con forza contro la parete della sua cella; -Un detenuto è stato sodomizzato con una luce chimica e forse con un manico di scopa; -I detenuti sono stati minacciati e terrorizzati con cani da guardia, ed in un caso si è registrato un morso.”

  20. AGRIGENTO 1 ALESSANDRIA 5 AREZZO 1 BARI 2 BELLUNO 2 BERGAMO 3 BIELLA 2 BOLOGNA 6 BOLZANO 1 BRESCIA 3 PROSTITUZIONE MINORILEPersone denunciate nel 1° sem. 2004Provincia Casi CAGLIARI 1 CALTANISETTA 1 CATANIA 2 CATANZARO 1 CREMONA 2 CUNEO 1 FOGGIA 2 FROSINONE 1 GENOVA 2 GROSSETO 1 LECCE 1

  21. MANTOVA 1 MATERA 1 MILANO 11 MODENA 2 NAPOLI 2 NOVARA 1 ORISTANO 1 PADOVA 8 PARMA 1 PAVIA 2 PIACENZA 1 PISA 1 PISTOIA 2 PORDENONE 1 POTENZA 1 RAGUSA 1 RAVENNA 1 RIMINI 1 ROMA 6 ROVIGO 1 SALERNO 1 TARANTO 1 TERAMO 1 TRAPANI 1

  22. TRENTO 1 TREVISO 3 VARESE 4 VENEZIA 8 VERCELLI 2 VERONA 1 TOTALE 110

  23. PROSTITUZIONE MINORILEFatti denunciati nel 1° semestre del 2004Provincia Casi Provincia Casi CAGLIARI 5 CALTANISETTA 3 CASERTA 2 CATANIA 4 CATANZARO 5 COMO 9 COSENZA 4 CREMONA 2 CROTONE 1 CUNEO 5 ENNA 2 FERRARA 1 FIRENZE 11 FOGGIA 8 FORLI’ 5 FROSINONE 2 GENOVA 8 GROSSETO 4 IMPERIA 1 LA SPEZIA 2 LATINA 7 LECCE 3 AGRIGENTO 2 ALESSANDRIA 13 ANCONA 1 AREZZO 4 ASCOLI PICENO 2 ASTI 5 AVELLINO 1 BARI 6 BELLUNO 8 BENEVENTO 2 BERGAMO 3 BIELLA 2 BOLOGNA 6 BOLZANO 1 BRESCIA 3

  24. LIVORNO 3 LUCCA 3 MACERATA 2 MANTOVA 6 MASSA CARRARA 3 MATERA 1 MESSINA 1 MILANO 117 MODENA 52 NAPOLI 12 NOVARA 2 ORISTANO 1 PADOVA 36 PALERMO 6 PARMA 5 PAVIA 8 PERUGIA 1 PESCARA 8 PIACENZA 6 PISA 4 PISTOIA 6 PORDENONE 3 POTENZA 4 RAGUSA 34 RAVENNA 5 REGGIO CALABRIA 3 RIMINI 5 ROMA 68 ROVIGO 13 SALERNO 4 SASSARI 4 SAVONA 1 SIRACUSA 3 TARANTO 4 TERAMO 14 TERNI 1 TORINO 50 TRAPANI 6

  25. TRENTO 2 TREVISO 12 UDINE 3 VARESE 23 VENEZIA 54 VERCELLI 5 VERONA 9 VIBO VALENTIA 5 VICENZA 6 VITERBO 1 TOTALE 890

  26. “PROSTITUZIONI” e PARAFILIE • Il trasferimento via telematica ma comunque interattiva (siti, video-chat, sms, mms) di “emozioni sessuali” dietro remunerazione diretta o indiretta è sfruttamento della prostituzione e non esclude il reato di induzione alla prostituzione. • Se il cliente interagisce con la proposta mercenaria e\o l’ accetta dietro pagamento di un corrispettivo si configura il reato, senza necessità di contatto fisico. • (Villanova M., 2005)

  27. CONCETTO DI “PROSTITUZIONE” • non richiede necessità di un “contatto fisico” fra i contraenti. • Per la Cassazione (Cassazione – Sezione terza penale (cc) – sentenza 22 aprile-8 giugno 2004, n. 25464 e 25465): • “rientrano nella nozione di prostituzione qualsiasi prestazione sessuale che avvenga dietro pagamento di un corrispettivo e consenta al fruitore della prestazione di soddisfare la propria libido”. • (M.Villanova da LUMSA, 9 Luglio 2004, incontro di Studio su “Il Minore sfruttato”).

  28. “ATTO PROSTITUTIVO” -Vecchia definizione: il fatto di chi abitualmente, dietro compenso in denaro, effettua prestazioni sessuali. -Nuova definizione: il fatto che un qualsiasi atto sessuale venga compiuto dietro pagamento di un corrispettivo e risulti finalizzato, in via diretta ed immediata, a soddisfare la libidine di colui che ha chiesto o che è destinatario della prestazione. (LUMSA, 9 Luglio 2004, incontro di Studio su “Il Minore sfruttato”).

  29. RIDEFINIZIONE TERMINOLOGICA • 1) “non è stato mai messo in dubbio che l’attività di chi si prostituisce può consistere anche nella esecuzione di atti sessuali di qualsiasi natura eseguiti su se stesso in presenza di chi ha chiesto la prestazione”. • 2) “la legge 75/1958, che, se punisce penalmente solo i comportamenti diretti alla induzione, favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione e gli altri descritti dalla norma, rende manifesto, in relazione alla gravità delle sanzioni comminate per tali fatti, il disvalore sociale attribuito, secondo il comune sentire, ad atti che implicano l’uso strumentale della propria sessualità per riceverne un corrispettivo”.(LUMSA, 9 Luglio 2004, incontro di Studio su “Il Minore sfruttato”).

  30. IMMAGINI Se le immagini sono preregistrate, riferentisi a soggetti adulti, non sono configurabili fattispecie delittuose, a meno che il collegamento con il sito internet non costituisca il tramite per una successiva e diversa attività di favoreggiamento o sfruttamento della prostituzione.

  31. DEFINIZIONE DI PROSTITUZIONE MINORILE • Art. 600-bis. - (Prostituzione minorile). - Chiunque induce alla prostituzione una persona di eta' inferiore agli anni diciotto ovvero ne favorisce o sfrutta la prostituzione e' punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da lire trenta milioni a lire trecento milioni. Salvo che il fatto costituisca piu' grave reato, chiunque compie atti sessuali con un minore di eta' compresa fra i quattordici ed i sedici anni, in cambio di denaro o di altra utilita' economica, e' punito con la reclusione da sei mesi a tre anni o con la multa non inferiore a lire dieci milioni. La pena e' ridotta di un terzo se colui che commette il fatto e' persona minore degli anni diciotto.

  32. DEFINIZIONE DI PORNOGRAFIA MINORILE • Art. 600-ter. - (Pornografia minorile).- Chiunque sfrutta minori degli anni diciotto al fine di realizzare esibizioni pornografiche o di produrre materiale pornografico e' punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da lire cinquanta milioni a lire cinquecento milioni.Alla stessa pena soggiace chi fa commercio del materiale pornografico di cui al primo comma. Chiunque, al di fuori delle ipotesi di cui al primo e al secondo comma, con qualsiasi mezzo, anche per via telematica, distribuisce, divulga o pubblicizza il materiale pornografico di cui al primo comma, ovvero distribuisce o divulga notizie o informazioni finalizzate all'adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori degli anni diciotto, e' punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da lire cinque milioni a lire cento milioni.Chiunque, al di fuori delle ipotesi di cui ai commi primo, secondo e terzo, consapevolmente cede ad altri, anche a titolo gratuito, materiale pornografico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale dei minori degli anni diciotto, e' punito con la reclusione fino a tre anni o con la multa da lire tre milioni a lire dieci milioni.

  33. DEFINIZIONE DI VIOLENZA SESSUALE chiunque costringa una altro individuo a compiere o subire azioni inerenti una connotazione sessuale mediante violenza o minaccia. Si parla di ipotesi di violenza presunta, a secondo della tipologia di rapporto tra Attore e Vittima e della condizione della vittima stessa (età, deficienza psichica).

  34. IL SISTEMA PROSTITUTIVO • 1) fase antecedente alla prestazione vera e propria (o di induzione). • 2) fase della prestazione vera e propria (o di sfruttamento).

  35. Provenienza prostituzione minorile • ALBANIA • ROMANIA • ALTRI PAESI DELL’EST • ITALIA

  36. Attuali limitazioni operative(Mastronardi V., Villanova M., dall’ incontro di Studio su“Il Minore sfruttato”LUMSA, 9 Luglio 2004, modificato) -Inaggredibilità giuridica del cliente se tratasi di prostituta maggiorenne. -Paesi di provenienza. -A)Le c.d. operazioni sotto copertura (limiti dell’articolo 14 della della legge 269/98. -B)Le autorizzazioni ed i limiti per il tracciamento dei tabulati (La legge 45/2004, che ha convertito con modificazioni il Dl 354/03, ha apportato significative modifiche all’articolo 132 del D.Lgs 196/03 in materia di protezione dei dati personali a tutela della privacy, con particolare riguardo alla conservazione dei dati relativi ai traffici telefonici). -C)La competenza territoriale (contrasto con la punibilità all’estero).

  37. ASPETTI PREVENTIVO-TRATTAMENTALI Maggiore conoscenza psico-pedagogica della natura psico-patologica e della sistemica criminal-economica del fenomeno prostitutivo. Educazione e rieducazione della concezione comune mediante adeguato uso dei media. Monitoraggio e competenza di tali reati anche nell’ambito della competenza della direzione distrettuale antimafia. Migliore trattamento del minore Vittima di reato. Mastronardi V., Villanova M.,2004 (dall’ incontro di Studio su“Il Minore sfruttato”LUMSA, 9 Luglio 2004, modificato)

  38. e-mail: matteo.villanova@uniroma3.it

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