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L’INFERMIERE CASE MANAGER IN PRONTO SOCCORSO NELLA GESTIONE DEI RE-ACCESSI

L’INFERMIERE CASE MANAGER IN PRONTO SOCCORSO NELLA GESTIONE DEI RE-ACCESSI. AUMENTO NUMERO DI ANZIANI. INCREMENTO PATOLOGIE CRONICHE. AUMENTO BISOGNI SOCIO-SANITARI. FASE ACUTA: Bisogni di complessità assistenziale elevata. FASE CRONICA: Bisogni di complessità assistenziale medio-bassa.

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L’INFERMIERE CASE MANAGER IN PRONTO SOCCORSO NELLA GESTIONE DEI RE-ACCESSI

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Presentation Transcript


  1. L’INFERMIERE CASE MANAGER IN PRONTO SOCCORSONELLA GESTIONE DEI RE-ACCESSI

  2. AUMENTO NUMERO DI ANZIANI INCREMENTO PATOLOGIE CRONICHE AUMENTO BISOGNI SOCIO-SANITARI FASE ACUTA: Bisogni di complessità assistenziale elevata FASE CRONICA: Bisogni di complessità assistenziale medio-bassa Ospedale Distretto

  3. Sistema de-integrato Aumento numero ricoveri Diminuzione della qualità di vita dell’utente e della famiglia Aumento numero accessi al Pronto Soccorso Maggior utilizzo del Servizio di Emergenza Territoriale 118

  4. OBIETTIVI • Valutare la dimensione del problema dei re-accessi al Pronto Soccorso dell’ASL Biella • Valutare la prevalenza delle patologie presentate dagli utenti • Proporre ipotesi organizzative sulla base dei risultati dell’analisi condotta sul campione

  5. In Italia l’83% degli accessi al Pronto Soccorso non presenta i caratteri dell’urgenza: 58% è rappresentato da codici verdi 25% è rappresentato da codici bianchi* *Dati presentati al congresso SIMEU 2004 UTILIZZO INAPPROPRIATO DEL PRONTO SOCCORSO

  6. VARIABILI • Le variabili che incidono maggiormente sui re-accessi al Pronto Soccorso sono: • Età > 65 anni • Sesso maschile • Presenza di patologie croniche • Presenza di difficoltà funzionali e/o cognitive • Solitudine • Assenza/presenza di care giver Le patologie più ricorrenti: dolore addominale, dolore toracico e asma.

  7. CAMPIONE Criteri di inclusione: Accessi al Pronto Soccorso nel periodo 01/01/2006 – 30/06/2006 Soggetti adulti età > 18 anni 16768 records analizzati ANALISI DEI DATI Accorpamento per: Sintomo/problema accusato dagli utenti al triage Codice colore Patologia e modalità di dimissione Numero di accessi da parte dello stesso utente MATERIALI E METODI

  8. DIMENSIONE DEL PROBLEMA DEI RE-ACCESSI

  9. ANALISI

  10. ANALISI • Patologie che incidono maggiormente sui re-accessi: • Traumi 14% Età media 47,34 • Patologie addominali 12% Età media 48,73 • Patologie cardiache 12% Età media 65,78 • In accordo con la letteratura, dall’analisi dei dati emerge che le patologie cardiache costituiscono la prima causa di re-accesso al Pronto Soccorso nei soggetti di età>65 anni

  11. ANALISI Incremento del 6% delle patologie cardiache e del 3% delle patologie polmonari e dei soggetti pluripatologia

  12. MODALITA’ DI DIMISSIONE

  13. RISULTATI La principale causa di re-accesso è dovuta a scompenso cardiaco 260 accessi di cui: • 45,6% donne • 54,4% uomini Età media 67,26

  14. Il numero dei re-accessi per scompenso cardiaco può diminuire considerevolmente attraverso un follow-up adeguato

  15. MODELLI DI GESTIONE INFERMIERISTICA DELLO SCOMPENSO CARDIACO • Infermiere che coordina i vari professionisti che intervengono nel processo assistenziale esteso anche al domicilio del paziente • Nursing domiciliare • Nursing da parte dell’infermiere di cardiologia • Nursing con telemedicina

  16. I migliori outcomes in termini di aumento di qualità di vita e diminuzione dei re-accessi deriva dall’applicazione di modelli di follow-up in cui interagisce un gruppo multidisciplinare INFERMIERE CASE MANAGER

  17. INFERMIERE CASE MANAGER DI PRONTO SOCCORSO • L’infermiere case manager di Pronto Soccorso può contribuire a ridurre i re-accessi e svolgere contemporaneamente adeguata educazione sanitaria concentrando il proprio intervento su ben specifiche tipologie di pazienti: • Pazienti a rischio di ricoveri ripetuti • Pazienti con specifiche diagnosi • Frequentatori abituali

  18. INFERMIERE CASE MANAGER DI PRONTO SOCCORSO Durante l’attesa il Case Manager può identificare i bisogni del paziente, identificare le risorse disponibili e preparare un piano di dimissione ospedaliera. PUO’ RAPPRESENTARE L’ANELLO DI CONGIUNZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO

  19. OBIETTIVI DI PROGETTO • Diminuire il numero dei re-accessi in Pronto Soccorso • Fornire un’assistenza olistica • Attraverso • Il riconoscimento precoce dei soggetti a rischio • La continuità assistenziale tra ospedale e territorio • La creazione di PDTA condivisi tra cardiologo, medici ospedalieri, MMG, infermiere case manager, assistenti domiciliari, assistenti sociali

  20. L’Infermiere Case Manager di Pronto Soccorso arricchisce la propria funzione ponendosi come delle RISORSE FORMALI E INFORMALI del territorio diventando un ATTIVATORE NODO DELLA RETE

  21. ARTICOLAZIONE OPERATIVA • Mappatura recente dei soggetti a rischio attraverso analisi degli accessi degli ultimi 6 mesi • Definizione dei criteri di attivazione dell’infermiere case manager • Predisposizione di una scheda raccolta dati del pz • Predisposizione di una scheda di dimissione

  22. ARTICOLAZIONE OPERATIVA • Ricerca di tutti i progetti aziendali riguardanti sia l’ospedale che il territorio • Conoscenza dei servizi territoriali • Criteri per loro attivazione • Creazione di PDTA condivisi

  23. RISULTATI ATTESI • Diminuire il numero di re-accessi in Pronto Soccorso • Migliorare l’accessibilità all’assistenza a tutti i cittadini • Aumentare l’integrazione socio-sanitaria • Migliorare la qualità di vita dei pazienti cronici e dei loro care givers • Aumentare la soddisfazione dell’utente e dei famigliari • Aumentare l’efficienza nell’erogazione dei servizi territoriali

  24. E per finire…… Un salto nel passato

  25. “…secondo me la missione delle cure infermieristiche in definitiva e’ quella di curare il malato a casa sua…” “…intravedo la sparizione di tutti gli ospedali e di tutti gli ospizi…” “… ma a che serve parlare ora del 2000?…” FlorenceNightingale Pasqua 1889

  26. Grazie per l’attenzione

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