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IL PERCORSO ASSISTENZIALE NELLE FRATTURE DI FEMORE NELL’ANZIANO 19 Aprile 2010. EPIDEMIOLOGIA A. Gazzotti, E. Andreoli, M. Taricco U.O. Medicina Fisica e Riabilitazione Azienda Ospedaliera Universitaria S. Orsola –Malpighi Bologna.
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IL PERCORSO ASSISTENZIALE NELLE FRATTURE DI FEMORE NELL’ANZIANO 19 Aprile 2010 EPIDEMIOLOGIA A. Gazzotti, E. Andreoli, M. Taricco U.O. Medicina Fisica e Riabilitazione Azienda Ospedaliera Universitaria S. Orsola –Malpighi Bologna
La frattura di femore nell’anziano rappresenta una della cause più frequenti di: • ospedalizzazione, • mortalità, • disabilitàed istituzionalizzazione • oltre ad essere un drammatico problema sociale, assistenziale ed economico
Rilevante problema di salute pubblica, specie negli stati con maggiore percentuale di anziani Paese % > 65 aa Italia 18,3% Grecia- Spagna-Svezia 17% Gran Bretagna 16% Irlanda 11,4%
Mediterranean Osteoporosis Study (MEDOS): • Incidenza annua di 30 casi su 100.000 abitanti con età < 55 anni e di 200 su 100.000 fino a 85 anni. • Italia 80.800 ricoveri/anno (2002) per frattura di femore in soggetti > 65 aa • Si stima che il numero delle fratture femorali nel mondo nel 2050 sarà di circa 6,3 milioni, con 1 milione di fratture in Europa.
I numeri relativi ai casi di frattura di femore nell’anziano sono importanti : • 1 frattura ogni 30 secondi in Europa • 500.000 nuovi casi/anno in Europa • 40.000 nuovi casi/anno in Italia • rischio di frattura 6% M, 18% F • prevalenza di frattura nelle donne del 3% tra 65-74 anni, 12% > 85 anni Handoll H. Clinical Evidence, 2004 Cummings SR, Melton LJI. Epidemiology and Outcome of Osteoporotic 2002
DATI EMILIA-ROMAGNA Pietrogrande V. et al. Le fratture dell'estremo prossimale del femore oggi. Classificazione, epidemiologia, prevenzione attiva. G.I.O.T. 15 ( Suppl. 3 ) : 31, 1989. 57.000.000 90.000 4.000.000 6.352 2004 - frequenza 150/100.000 S. Ferro Servizio Presidi Ospedalieri Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna
MORTALITA’ • Mortalità 5% in acuto25% ad un anno (sovrapponibile al Ca mammario) • 13% intraospedaliera, • 17%-22% a tre mesi • 12%-20 % a sei mesi • 5%-25 % dopo un anno Rosell PAE. Functional Outcome after Hip Fracture Injury, 2003
DATI EMILIA-ROMAGNA Banca dati SDO, Regione Emilia-Romagna 2009
DISABILITA’ • 20%perde l’autonomia nelle ADL • 50%perde l’autonomia nel cammino • Nei casi di invalidità permanente circa il • 20-25%dei pazienti viene istituzionalizzato Rosell PAE. Functional Outcome after Hip Fracture Injury, 2003
COSTI DIRETTI/INDIRETTI Costi Diretti = Ospedalizzazione 568 milioni di euro/anno = costo giornaliero di ospedalizzazione, spese presidi e diagnostici, costo del personale, costo sala operatoria, materiali ecc. Indagine conoscitiva sui problemi socio-sanitari connesso alla patologia osteoporotica. XII Commissione Permanente del Senato della Repubblica 2003
COSTI DIRETTI/INDIRETTI Costi Indiretti (difficilmente quantificabili): comparsa di patologie associate permanenti, modificazione stabile dello stato funzionale del paziente, eventuale istituzionalizzazione. sanitari e sociali : raddoppiano nell’anno successivo all’intervento (fisioterapia, visite specialistiche, terapie mediche, invalidità ecc.) Indagine conoscitiva sui problemi socio-sanitari connesso alla patologia osteoporotica. XII Commissione Permanente del Senato della Repubblica 2003
COSTI TOTALI FRATTURE FEMORE IN ITALIA Costo singola frattura : 13.576 Euro
Per valutare i costi sanitari correnti dei ricoveri per frattura di femore, lo studio ha esaminato 100 pazienti ricoverati nel 2003 con età media 83 anni (77 F, 23 M) Degenza media : 23 giorni. Le conclusioni del lavoro enfatizzano l’impatto economico del trattamento della frattura di femore , in massima parte dovuto alla durata della degenza
DURATA RICOVERO In Italia la durata del ricovero è superiore a quella per IMA e per BPCO rispettivamente del 25% e del 40%. In media circa l’83% dei pazienti proviene dal domicilio mentre il 17% era già precedentemente istituzionalizzato.
Progetto Regionale “Strategie di riduzione dei costi con elevati standard di Qualità nella frattura di femore” • La prevenzione • II controllo dei costi • Il governo di tutto il processo/percorso assistenziale S. Ferro Servizio Presidi Ospedalieri Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna
GOVERNO DEL PERCORSO ASSISTENZIALE • riduzione dell’attesa pre-operatoria • rieducazione post-operatoria precoce • elevato standard di cure infermieristiche • riduzione delle complicanze post-operatorie • integrazione interdisciplinare • pianificazione della dimissione • assistenza domiciliare • continuità terapeutica
Dimessi per Azienda ed Età – Anno 2006 Banca dati SDO, Regione Emilia-Romagna
Dimessi per Azienda ed Età – Anno 2009 - 10.8% Banca dati SDO, Regione Emilia-Romagna
Fratture Collo Femore di Età > 75 Disciplina di ammissione vs dimissione 2009 Banca dati SDO, Regione Emilia-Romagna
TEMPI PRE INTERVENTO E DEGENZA (TUTTI I REPARTI) Banca dati SDO, Regione Emilia-Romagna 2009 >75 anni
TEMPI PRE INTERVENTO E DEGENZA(ORTOPEDIA) Banca dati SDO, Regione Emilia-Romagna 2009 >75 anni
CONCLUSIONI • La frattura di femore nell’anziano rappresenta un rilevante problema socio-sanitario che necessita di politiche di prevenzione e di percorsi dedicati. • La prima analisi dei dati ottenuti dopo l’applicazione di alcuni percorsi nella nostra regione ha evidenziato una riduzione dei casi di frattura e, in qualche realtà, anche dei tempi di attesa preoperatori.