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Farmaci ansiolitici. Farmaci ansiolitici. Alcool epoca imprecisata Bromuri prima metà XIX secolo Cloralio idrato, seconda metà XIX secolo paraldeide
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Farmaci ansiolitici Alcool epoca imprecisata Bromuri prima metà XIX secolo Cloralio idrato, seconda metà XIX secolo paraldeide Barbiturici 1903 Meprobamati 1955 Benzodiazepine 1961 Ansiolitici non 1985 benzodiazepinici
La scoperta delle benzodiazepine Leo Sternbach
Benzodiazepine: dati epidemiologici (1) Consumo sporadico e occasionale • Stati Uniti 8% • Europa 12% • Italia 11.5%
Benzodiazepine: dati epidemiologici (2) Durata dell’assunzione • < di un mese 60% • Da 1 a 6 mesi 15% • Da 6 a 12 mesi 10-15% • Oltre 1 anno (consumatori cronici) 10-15%
Benzodiazepine: dati epidemiologici (3) Consumo più frequente • Sesso femminile • Anziani • Soggetti con disturbi psichiatrici ed organici cronici
Benzodiazepine: classificazione Classificazione • IN BASE ALLA STRUTTURA CHIMICA • IN BASE ALL’ATTIVITA’ CLINICA • IN BASE ALLA DURATA D’AZIONE - BDZ a durata d’azione lunga (emivita > 48 ore) - BDZ a durata d’azione intermedia (emivita tra 24 e 48 ore) - BDZ a durata d’azione breve (emivita tra 8 e 24 ore) - BDZ a durata d’azione brevissima (emivita < 8 ore)
Classificazione chimica delle benzodiazepine Nitro-BDZ Flunitrazepam Nitrazepam Pronordiazepam-simili Bromazepam Clobazam Clordesmetildiazepam Diazepam Flurazepam Ketazolam Prazepam Quazepam Triazolo-BDZ Alprazolam Triazolam Oxazepam-simili Lorazepam Lormetazepam Oxazepam Temazepam Tieno-BDZ Brotizolam Clotiazem
Benzodiazepine ansiolitiche Alprazolam Bromazepam Clordesmetildiazepam Diazepam Lorazepam Oxazepam Prazepam Benzodiazepine ipnoinducenti Brotizolam Etizolam Flunitrazepam Flurazepam Quazepam Temazepam Triazolam Classificazione clinica
Classificazione farmacocinetica delle benzodiazepine (emivita plasmatica) • Benzodiazepine a durata d’azione lunga (emivita > 48 ore) - diazepam, clordesmetildiazepam • Benzodiazepine a durata d’azione intermedia (emivita tra 24 e 48 ore) - flunitrazepam • Benzodiazepine a durata d’azione breve (emivita tra 8 e 24 ore) - lorazepam, oxazepam, alprazolam • Benzodiazepine a durata d’azione brevissima (emivita < 8 ore) - triazolam, brotizolam
Farmacocinetica delle benzodiazepine ASSORBIMENTO: rapido e completo dopo somministrazione orale DISTRIBUZIONE: elevata liposolubilità, elevato grado di legame alle proteine plasmatiche (85-95%) METABOLISMO: epatico (demetilazione ed idrossilazione, coniugazione con acido glucuronico) con formazione di metaboliti attivi ESCREZIONE: prevalentemente renale
Emivita plasmatica delle benzodiazepine e dei loro metaboliti attivi
Sistema GABAergico • Biosintesi e catabolismo acido glutammico glutammato decarbossilasi (GAD) GABA GABA-transaminasi semialdeide succinica + acido glutammico ciclo di Krebs semialdeide succinico deidrogenasi acido succinico GABA
AGONISTI benzodiazepine, imidazopiridine, ciclopirroloni AGONISTI INVERSI beta-carboline ANTAGONISTI flumazenil
Recettori delle benzodiazepine BZ1 o 1 centrale BZ2 o 2 centrale BZ3 o 3 periferico
Ipnoinducenti non benzodiazepinici Agonisti dei recettori BZ1 o 1 • Zolpidem • Zopiclone • Zaleplon
Benzodiazepine: meccanismo d’azione • Meccanismo d’azione Azione sul complesso macromolecolare Recettore GABA-A/Recettore benzodiazepinico/Canale per il cloro 1) si legano a recettori specifici: “recettori delle BDZ” 2) l’interazione delle BDZ con il proprio recettore facilita il legame del GABA con il suo recettore 3) l’interazione del GABA col suo recettore determina l’apertura dei canali del cloro
Effetti farmacologici delle benzodiazepine • Azione ansiolitica • Azione sedativa • Azione miorilassante • Azione anticonvulsivante
Effetti indesiderati • sedazione • astenia • diminuzione performance psicomotoria e cognitiva • effetti residui o “hangover” • confusione mentale (anziano) • effetti paradossi (irrequietezza psicomotoria, eccitamento ipomaniacale) • amnesia anterograda
Intossicazione • Astenia muscolare ed alterazione dello stato di vigilanza (da sonnolenza lieve fino a coma) • Rallentamento globale delle funzioni psichiche e motorie (forme lievi) • Stato comatoso con depressione respiratoria ed ipotensione (forme gravi) • Potenzialmente fatale in caso di concomitante assunzione di bevande alcooliche o altri psicofarmaci • Possibile uso dell’antagonista recettoriale flumazenil
Ansia Insonnia Irritabilità Cefalea Palpitazioni Tremore Sindrome da brusca sospensione di benzodiazepine Sintomi comuni Dolori muscolari Vomito Fotofobia Fonofobia Sintomi meno comuni Convulsioni Sintomi psicotici Sintomi rari
Sindrome d’astinenza o da sospensione Fattori di rischio • durata del trattamento • dosaggi elevati • storia di dipendenza da altre sostanze • fattori non farmacologici (personalità, stile di vita, ecc.) Prevenzione • limitare nel tempo la durata del trattamento • utilizzare la dose minima efficace • evitare la prescrizione di BDZ in pazienti già dipendenti da altre sostanze • in caso di interruzione del trattamento, ridurre progressivamente la dose
Uso in particolari condizioni • Gravidanza e periodo perinatale • Anziani • Malattie epatiche
Tollerabilità e sicurezza delle BDZ nell’anziano • Sedazione eccessiva • Tossicità cerebellare • Riduzione delle prestazioni psicomotorie • Riduzione delle prestazioni cognitive • Rischio di cadute con fratture del femore Effetti indesiderati più frequenti nella popolazione anziana
Interazioni farmacodinamiche delle BDZ + BDZ Alcool Barbituricici Triciclici Antipsicotici Antiistaminici Sinergismo farmacodinamico con potenziamento dell’effetto sedativo e rischio di depressione cardiorespiratoria
Indicazioni Indicazioni principali Disturbi d’ansia Insonnia Altre indicazioni Convulsioni Spasticità Sindromi astinenziali Preanestesia e procedure diagnostiche
Disturbi d’ansia • Disturbo d’ansia generalizzato (GAD) • Disturbo da attacchi di panico (DAP) • Fobia sociale • Disturbo post-traumatico da stress • Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)
Ansiolitici non benzodiazepinici
Buspirone • Primo ansiolitico non benzodiazepinico per il GAD • Approvato dalla FDA nel 1986 • Meccanismo d’azione - parziale agonismo per i recettori 5-HT1A • Vantaggi - azione ansiolitica, non induce dipendenza • Svantaggi - lenta comparsa dell’effetto terapeutico - breve emivita