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Profilassi immunitaria Vaccinoprofilassi Sieroprofilassi. Dott. Angelo Cavicchi Medico di Famiglia Voghiera (FERRARA). Nel 1778, il medico inglese Edward Jenner utilizzò pus di pustola di vacca ammalata di vaiolo per immunizzare il proprio figlio contro la malattia.
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1. 1 Profilassi immunitariaVaccinoprofilassiSieroprofilassi Dott. Angelo Cavicchi
Medico di Famiglia
Voghiera (FERRARA)
2. 2 Nel 1778, il medico inglese Edward Jenner utilizz pus di pustola di vacca ammalata di vaiolo per immunizzare il proprio figlio contro la malattia.
Data l'origine del composto, dalla malattia denominata Variola Vacciniae, Jenner coni il termine VACCINO".
3. 3 Le tappe
4. 4
Nonostante il 1900 sia stato il secolo delle grandi innovazioni vaccinali, al momento attuale, non esiste un vaccino efficace per alcune malattie infettive come lAIDS, la malaria, lepatite C.
Insieme allacqua potabile, la pratica delle vaccinazioni stato il secondo strumento sanitario pi importante di tutti i secoli per il miglioramento dello stato di salute nella popolazione
5. 5
Il principio su cui si basano i vaccini sempre lo stesso: suscitare una risposta immunitaria contro un agente patogeno, in un soggetto recettivo
6. 6
7. 7
8. 8
9. 9 Microrganismi
Tossine
Costituenti batterici o virali
(subunit)
10. 10 Vaccini preparati con
microrganismi inattivati interi
Uccisi con il calore o con prodotti chimici (formaldeide o beta propriolattone)
Incapaci di replicarsi
Scarsi effetti collaterali
Inducono immunit di breve durata (necessitano di richiamo)
Iniettati per via parenterale non inducono immunit di superficie (IgA)
Batterici:
Antipertosse
Antitifico
Anticolerico
Virali
Antirabbico
Antinfluenzale
Antipolio tipo Salk
Antiepatite A
11. 11 Vaccini preparati con microrganismi vivi attenuati
Ottenuti attraverso numerosi passaggi del microrganismo (virus o batterio) in coltura con la selezione di un mutante sufficientemente stabile ed immunogeno, privo della virulenza di base.
Evocano la produzione di anticorpi, ma anche la risposta cellulare (macrofagi e linfociti T)
Possono creare reazioni avverse
Possono riconvertirsi nel ceppo selvaggio (specie negli immunodepressi)
12. 12 Vaccini preparati con
componenti purificati
Prodotti dai microrganismi
Polisaccaridici capsulari di superficie
Tossine: denaturate? (tossoidi o anatossine) ed adsorbite con altre sostanze (idrossido o fosfato di alluminio)
Antitetanico
Antidifterico
Estratti chimicamente
Frazioni virali intere
vaccini a Virus influenzali frazionati (Split)
Proteine di superficie
vaccini a Virus influenzali a subunit (emoagglitinina e neuraminidasi)
13. 13 Vaccini preparati attraverso nuove tecnologie
Metodiche tese a potenziare la risposta immunitaria, riducendo le possibilit di danno
Vaccini sintetici: costituiti da polipepdidi antigenici sintetizzati in laboratorio per via chimica o genetica e conuigati con adatti vettori e adiuvanti
Vaccini ottenuti per via chimica:
Metodica difficoltosa, soprattutto per lottenimento della esatta corrispondenza stechiometrica fra antigene sintetico e naturale
14. 14 Vaccini ottenuti per via genetica
(tecnica del DNA ricombinante)
La tecnica passa attraverso le seguenti fasi:
Identificazione della proteina antigene
Definizione della sequenza basica del gene codificante
Inserimento nel plasmide vettore
Inserimento di questo nella cellula ospite
Purificazione della proteina prodotta (Vaccino)
Dal DNA la cellula in grado di produrre una proteina, con la caratteristica dellantigene, la cui presentazione immunologica avviene attraverso il legame con il sistema di istocompatibilit MHC I.
I peptidi antigenici alla superficie cellulare attivano i linfociti T citotossici, dando inizio ad una risposta prevalentemente cellulo-mediata
15. 15
Produzione di grandi quantit di vaccino a basso costo e elevata immunogenicit
Vaccino anti epatite B ricombinante (Engerix B, Recompivax HB)
Vaccino antipetussico acellulare (Aceluvax)
Problemi:
Potenziale integrazione del DNA plasmidico nel genoma della cellula ospite
Potenziale induzione di tolleranza o di autoimmunit
Potenziale induzione di anticorpi verso il DNA plasmidico
16. 16 Vaccini anti-idiotipo:
lidiotipo la regione variabile dellanticorpo, che contiene i siti di combinazione con lantigene, ed dotata di capacit antigenica. Rispecchia come un calco limmagine dellantigene. Allinterno di esso si inserirebbe lanticorpo anti idiotipo, simile alla struttura dellantigene, ma diverso per la natura proteica. Esso pu essere impiegato nella vaccinazione.
17. 17 Vaccini coniugati
Gli antigeni polisaccaridici sono poco immunogeni, perch sono T indipendenti, non stimolano la memoria immunologica e producono quantit variabili di anticorpi con bassa affinit per lantigene.
La coniugazione con alcune proteine di trasporto consente di trasformare lantigene in T dipendente, consentendo una risposta umorale significative e la attivazione della memoria.
Vaccino anti Hemophylus Influenzae, (HbOC; PRP)
Vaccino anti Pneumococco (Pneumo23)
Vaccino anti Meningococco. (Meningitec)
18. 18 Costituenti dei Vaccini Principio attivo:
Principi inerti:
Liquido di sospensione
Adiuvanti
Conservanti (Thiomersal)
Stabilizzanti (Albumina, Gelatina)
Antibiotici (Kanamicina, Neomicina, Streptomicina)
19. 19 Liquido di sospensione
Soluzione fisiologica sterile o distillata sterile, ma anche terreno di coltura.
Pu contenere proteine o sostanze derivate dal sistema biologico nel quale il vaccino stato prodotto
Adiuvanti: sostanze che aiutano gli antigeni a sviluppare una risposta immune precoce, intensa e di lunga durata
Hanno permesso lo sviluppo di vaccini costituiti da subunit e sintetici, di per s poco immunogeni
Permettono una buona risposta anche nei low responders o nei bambini di pochi mesi
Costituiti da i pi vari materiali: dai primi (Agar, tapioca, lecitina, saponina) al pi potente adiuvante noto (paraffina associata a micobatteri uccisi)
20. 20 Gli Adiuvanti si dividono in base al meccanismo di azione in:
Sostanze causanti deposito nel sito di iniezione
Formazione nel sito di iniezione di depositi che rilasciano lentamente lantigene. (es. Idrossido e Fosfato di Alluminio) ? deposito nel sito di iniezione
Sostanze agenti come immunomodulanti
Capacit di stimolazione diretta del processo immunitario (es. adiuvante completo di Freund, Lipopolisaccaride, Lipide A, tossina pertossica, derivati della saponina) ?aumento produzione citochine : infiammazione
21. 21 Associazioni vacciniche
Migliorano la compliance
22. 22 Vaccini Combinati:
presenza nella stessa preparazione di antigeni appartenenti a patogeni differenti
23. 23 Le Associazioni vaccinali e
le Combinazioni vaccinali offrono vantaggi:
Economici,
Di compliance
Organizzativi
Problemi:
Armonizzazione della combinazione con la strategia vaccinale e la tempistica delle booster
Nella combinazioni di antigeni virali vivi attenuati valutare le reciproche interferenze sulla proliferazione virale, e quindi sulla risposta immunitaria
24. 24 Vaccini combinati ed associati
DTP (Difto-Tetano-Pertosse)
MPR (Morbillo-Parotite-Rosolia)
Influenza A e B
DTP + Hib (Difto-Tetano-Pertosse + Hemophylus)
DTP +HBV (Difto-Tetano-Pertosse + Epatite B)
DTP + HBV+ Hib (Difto-Tetano-Pertosse+EpatiteB+Hemophylus)
DTP + IPV (Difto-Tetano-Pertosse+ Anti Polio inattivato)
Meningococco A+C+W+Y
Pneumococco (23 polisaccaridi)
DTP+IPV+Hib (Difto-Tetano-Pertosse+ Anti polio inattivato+ Hemophylus)
HBV+HAV (EpatiteB+ Epatite A)
25. 25 Vie di somministrazione
La tendenza attuale di proporre la stessa via della infezione naturale, perch capace di condizionare la risposta immunitaria.
26. 26 Le vie sono:
Percutanea (scarificazione della vecchia vaccinazione antivaiolosa)
Intradermica
Punto di inserzione del deltoide
Quantit ridotte, pena il passaggio in sottocute: BCG, anticolera, antirabbico, antitifico
Sottocutanea
Regione deltoidea o antero-laterale della coscia
Intramuscolare
Regione deltoidea o anterolaterale di coscia nei lattanti
I vaccini con adiuvante devono essere iniettati sempre in muscolo profondo
Per somministrazioni multiple nella stessa seduta, meglio usare sedi anatomiche diverse con siringhe ed aghi diversi.
27. 27
Via orale
Antipolio Sabin, antitifica con vaccino vivo ed attenuato
Via inalatoria
Instillazione nasale o nebulizzazione
In fase sperimentale anti morbillo, antirosolia, antinfluenzale
28. 28 Controindicazioni Direttive generiche:
ogni medico deve giudicare eventuali situazioni a rischio
Malattie acute:
Febbre > 38C o debilitazione: la vaccinazione va ritardata
Fase acuta di malattie allergiche
Non sono controindicazioni le malattie minori (es. flogosi delle vie respiratorie)
Gravi reazioni avverse dopo la prima somministrazione
Reazione anafilattica dopo la prima somministrazione
Encefalopatia entro 7 giorni dal vaccino nei vaccinati con antipertossico batterico o acellulare
Presenza di turbe neurologiche di base (epilessia o encefalopatia evolutiva): la antipertosse sconsigliata
29. 29 Reazioni avverse Locali o generali
Locali lievi
Dolore, eritema, edema, entro 24 ore dalla somministrazione
Locali gravi
Eritema ed edema esteso, contratture muscolari, ascessi batterici o sterili in sede di inoculazione, emorragie intramuscolari, lesioni di tronco nervoso, necrosi tissutale
30. 30 Generalizzate lievi: da poche ore a 10 giorni di distanza
Febbre>38 <39C, esantemi, cefalea, vomito, diarrea, linfoadenopatia, irritabilit
Moderatamente gravi
Convulsioni
Febbre>39C
Gravi
Shock anafilattico da reazione allergica a qualche componente
a proteine delluovo o ad apteni ad esso legati (fibroblasti di embioni di pollo)
a conservanti o stabilizzanti(Thiomersal, Gelatina)
ad antibiotici (neomicina, kanamicina, streptomicina)
ad altri componenti, compresi gli agenti infettivi
Paralisi flaccida
da invasione diretta delle strutture nervose da virus attenuati (morbillo, parotite, febbre gialla, BCG, rabbia)
da meccanismo indiretto immunologico, da vaccini allestiti su tessuto nervoso (rabbia, febbre gialla)
31. 31 Vaccinazione in situazioni particolari:Allergie
Una reazione allergica immediata grave o anafilattica a seguito di vaccino costituisce una controindicazione alla vaccinazione successiva dello stesso paziente con lo stesso prodotto.
Un transitorio rush orticarioide, a meno che non si evidenzi immediatamente dopo liniezione, non controindica ulteriori dosi.
Committee on Infection Disease of American Academy of Pediatrics
32. 32 Nella Anamnesi valutare:
Reazioni anafilattiche alla ingestione di uova
Ipersensibilit nota per antibiotici (neomicina, kanamicina, streptomicina, polimixina)
Nel vaccino controllare:
Eventuale contenuto in antibiotici
Il contenuto in eccipienti (Thiomersal, anche se la sensibilit al Thiomersal documentata ai test non determina reazione nella maggior parte dei pazienti)
Se coltivato in uova embrionate di pollo (antinfluenzale, anti febbre gialla, antimorbillo, antiparotite, antirosolia). Nei soggetti allergici alle proteine delluovo il rischio di sviluppo di reazione anafilattica tuttavia molto bassa, per cui:
consigliata comunque la vaccinazione MPR con laumento del periodo di osservazione fino a 90 min
sconsigliato il vaccino antinfluenzale o anti febbre gialla
33. 33 Vaccinazione ed immunodeficienze primitive Deficit immunitari aspecifici (fattori del complemento, funzionalit granulocitaria) :
Consigliata la vaccinazione con anti hemophylus, e anti influenzale, anti pneumococco ed anti meningococco
Deficit specifici (agammaglobulinemia, immunodeficienza comune variabile)
Non si effettuano vaccinazioni con agenti vivi ed attenuati
Si effettuano vaccinazione con organismi uccisi (DTP, HiB)
Immunodeficienze combinate
Non si effettuano vaccinazoni per nessuna utilit
Immunodeficienze con difetto della immunit T
Non si effettuano vaccinazioni con agenti vivi ed attenuati
Deficit di IgA o di sottoclassi IgG
Vaccinazione secondo il normale calendario
34. 34 Vaccinazione ed immunodeficienze secondarie
Pazienti affetti da HIV
No antipolio Sabin (si tipo Salk)
No antivaricella (raccomandata nei contatti)
Non BCG
Pazienti in terapia immunosoppressiva per neoplasie
Controindicati fino a dopo 3 mesi dalla sospensione del trattamento le vaccinazioni con agenti vivi ed attenuati
Lantinfluenzale deve essere fatta 4 settimane dopo la fine della chemioterapia (raccomandata nei contatti)
Raccomandata la antipneumococcica 2 settimane prima della chemio-radioterapia
35. 35 Pazienti candidati o sottoposti al trapianto
Di midollo:
Dopo un anno dal trapianto: HiB, antipneumococco ed antinfluenzale
Dorgano
Vaccinati secondo il calendario abituale : raccomandata Antinfluenzale per i trapiantati e i familiari; raccomandate Anti HiB ed anti pneumococco
Immunodepressione da corticosteroidi
Immunodepressione derivata, oltre che da malattia, da dose e durata del trattamento:
somministrazione di steroidi a elevato dosaggio (prednisone 20 mg/di o 2 mg/kg/di)
Per meno di 14 gg: vaccinazione con vaccini vivi attenuati dopo sospensione del trattamento
Per pi di 14 giorni: vaccinazione con vaccini vivi attenuati dopo 1-3 mesi di sospensione
Steroidi a dosi fisiologiche di mantenimento: non controindicate
36. 36 Vaccinazioni e gravidanza Non devono essere effettuate:
MPR: controindicato il concepimento per i primi tre mesi successivi alla vaccinazione
Anti rosolia (come sopra).
Antipolio (OPV)
Antivaricella: controindicato il concepimento entro il primo mese.
Antinfluenzale: entro la 14 settimana
Febbre gialla
37. 37 Vaccinazioni nellanziano Fortemente raccomandate
Antitetanica: frequenza e gravit del tetano in et avanzata (meglio associata DT)
Antidifterica (in Italia dai 60-70 anni il 38.9% di soggetti manca di un titolo anticorpale protettivo)
Antinfluenzale
Antipneumococcica (anche contemporaneamente al vaccino antinfluenzale, in due sedi diverse)
Antiepatite B : in insufficienza renale, politrasfusi, dializzati.
38. 38 Calendario vaccinale nellinfanzia
39. 39 Vaccinazione antitetanica Tetano:
Bacillo sporigeno, ospite delle vie digerenti di erbivori, specie cavalli e pecore, le cui spore sopravvivono per decenni nel terreno, diffondendosi con la polvere anche allinterno di abitazioni.
Le spore penetrano attraverso soluzioni di continuo della cute, profonde, con sostanza necrotica, ed inquinate da terriccio o con ritenzione di corpo estraneo, dove si stabiliscono condizioni di anaerobiosi.
La germinazione delle spore con la produzione di tossina neurotropa segue di 3-10 giorni lingresso nellorganismo, non invasiva e non determina suppurazione
40. 40
41. 41
42. 42 Schema di intervento per profilassi antitetanica
(Circ. Dip. Prev. E Farmaci Min. Sanit 11/11/1996)
43. 43
Il Ministero della Sanit, con Circolare n 16 del 11 Novembre 1996, ha dato indicazioni di utilizzare vaccino diftotetano nella formulazione adulti, anzich utilizzare il solo vaccino antitetanico, in occasione di richiami antitetanici o di nuovo ciclo vaccinale.
La avvenuta vaccinazione va segnalata al servizio di Igiene Pubblica
44. 44 Dott. Angelo Cavicchi
Medico Chirurgo
Via del sandalo 10 Voghiera (FERRARA)
Certifico che il sig
ha effettuato la vaccinazione antitetanica con lo schema proposto:
1 dose tempo 0; 2 dose dopo 4-6 settimane; 3 dose dopo 6-12 mesi (valido per intervalli fino ad 1 anno fra 1-2 dose e 5 anni fra 2-3 dose) (Circ. N 16 del 11/11/1996 Dip. Prev. e Farm. Min. Sanit)
Tipo di vaccino impiegato: .
1 dose:
2 dose:.
3 dose:..
Richiamo dopo 10 anni
Voghiera, l
firma
45. 45 Vaccinazione antinfluenzale I virus di tipo A circolano sia nell'uomo che in animali. Suddivisi in sottotipi, in base alle diverse proteine di superficie: emagglutinina (HA) e neuramminidasi (NA)
I virus di tipo B sono presenti solo nell'uomo e non esistono sottotipi distinti nell'ambito delle loro proteine di superficie HA e NA.
Deriva antigenica (antigenic drift): Modifica della sequenza degli aminoacidi che compongono le proteine in grado di stimolare una risposta immune. Riguarda sia i virus A, sia i B ed responsabile delle epidemie stagionali.
Spostamento antigenico (antigenic shift). : Consiste nella comparsa nell'uomo di un nuovo ceppo virale di tipo A con una proteina di superficie (HA e/o NA) appartenente a un sottotipo diverso da quelli circolanti. Gli shift antigenici sono dovuti o a ricombinazioni tra virus umani e animali (aviari o suini) oppure alla trasmissione diretta di virus non-umani all'uomo. Responsabile di "pandemia".
46. 46 Indicazioni alla vaccinazione
Adulti e bambini
Malattie croniche
Malattie emopoietiche
Diabete
Malassorbimento
Fibrosi cistica
Altre malattie che comportano difficoltosa produzione di anticorpi
Interventi chirurgici importanti
Soggetti oltre 65 anni
Addetti a servizi di primario interesse collettivo
Conviventi di soggetti a rischio
Bambini reumatici a rischio di sd. Di Ray
47. 47 Vaccino tipizzato sulla epidemia precedente e su casi selezionati premonitori della epidemia in corso
Tipi di vaccino:
Virus intero ucciso (coltivato su embrione di pollo)
Split virus (particelle virali di virus ucciso)
Subunit: antigeni di superficie, emoagglutinine e neuraminidasi
Controindicazioni: Allergie alle proteine delluovo o ad altri componenti
48. 48 Vaccinazione antiepatite B Adulti a Rischio: Conviventi, Partner sessuali o contatti di persone affette da Epatite Acuta o Cronica HBsAg+ o portatrici di HBsAg specie se con positivit ah HBeAg
Vaccini di derivazione plasmatica, inattivati (HB vax, Hevac B) (sicuri, immunogeni ma complessi e costosi nella produzione)
Vaccini ricombinati (DNA di HBV scisso ed inserito in vettore, da questo in Saccharomycies cerevisiae) (Engerix B, Recombivax HB) (ottima risposta, sicuro, basso costo)
49. 49 Schema di vaccinazione anti epatite B
50. 50 Vaccinazione antipneumococco Diplococco, Gram+, 90 sierotipi, dei quali 12 responsabili del maggior numero di infezioni umane
Vaccino polisaccaridico con antigeni capsulari di pneumococchi pi frequentemente causa di malattia. Unica dose ripetuta ogni 5 anni
Indicazioni
Bambini >2anni con aumentato rischio, ed adulti con
Asplenia
Nefrosi o insufficienza renale
Disturbi cardiovascolari cronici
Malattie polmonari croniche
Malattie epatiche croniche
Immunodepressione
Adulti di et >65 anni
51. 51 Immunizzazione passiva Sieri immuni eterologhi derivati da animali
Immunoglobuline umane
Anticorpi monoclonali
52. 52 Sieri immuni
Derivati da animali immunizzati (cavallo)
Somministrati per via i.m.
Pericolo di reazioni avverse
Anafilattiche
Acute febbrili (entro due ore dalla iniezione)
Malattia da siero
Reazioni ritardate di vario tipo (neurite, miocardite, glomerulonefrite, angioedema)
Tipo
Antibotulinico
Antidifterico
Antigangrenoso
Antiofidico
53. 53 Morso di vipera Sono quattro le specie di vipera presenti in Italia il cui morso e' velenoso:
54. 54 Morso di vipera Sintomi il morso in genere molto doloroso fuoriuscita di sangue e siero dai due fori la zona si arrossa, si gonfia e risulta dolenteDopo circa mezz'ora dal morso e con il passare del tempo si manifestano i seguenti disturbi: sete e secchezza della bocca cefalea e vertigini tachicardia calo di pressione crampi vomito diarrea shock
55. 55 Morso di vipera
56. 56 Morso di vipera La somministrazione del siero indicata solo se (durante il periodo di osservazione in ospedale) il paziente diventa sintomatico, ed in particolare quando compaiono:
Alterazione dei parametri emocoagulativi
Ipotensione e shock
Sintomi gastroenterici importanti e prolungati
Aritmie cardiache e dispnea
Edema imponente dellarto colpito
57. 57 Immunoglobuline umane
Standard
Immunideficienze primitive
Immunideficienze secondarie
Specifiche
58. 58 Carateristiche
Preparate da un pool di donatori immunizzati
Hanno trasmesso HCV
E probabile che non siano state veicolo di HIV
Necessitano di somministrazione i.m. (pericolo di CIV)
Hanno attivit che perdura per 20 giorni
Devono essere usate a concentrazione terapeutica
Necessitano di consenso del paziente
59. 59 Il sottoscritto . debitamente informato dal dott. Angelo Cavicchi sui rischi derivati, accetta la somministrazione di gamma globuline umane a scopo preventivo terapeutico del problema in corso
firma (assistito)
Il sottoscritto . debitamente informato dal dott. Angelo Cavicchi sui rischi derivati, NON accetta la somministrazione di gamma globuline umane a scopo preventivo terapeutico del problema in corso
firma (assistito)
Voghiera, l셅