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MODERNE STRATEGIE DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE. Viaggio nella placca:dalla fisiopatologia alla prevenzione dell’instabilità. G.Casolo Struttura Complessa di Cardiologia Ospedale Versilia. Montecatini, 14.11.2007. Aterosclerosi e Malattia coronarica.
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MODERNE STRATEGIE DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE Viaggio nella placca:dalla fisiopatologia alla prevenzione dell’instabilità G.Casolo Struttura Complessa di Cardiologia Ospedale Versilia Montecatini, 14.11.2007
Aterosclerosi e Malattia coronarica P. Libby . Circulation. 2001;104:365-372
Landmark Findings • L’aterosclerosi è un lungo processo che inizia molto precocemente • Nei pazienti che sviluppano SCA questa evoluzione subisce degli improvvisi cambiamenti che si traducono in eventi clinici
SVILUPPO DI ACS DOPO PCI Cutlip DE et Al. Circulation 2004
Most Myocardial Infarctions Are Causedby Low-Grade Stenoses Pooled data from 4 studies: Ambrose et al, 1988; Little et al, 1988; Nobuyoshi et al, 1991; and Giroud et al, 1992.(Adapted from Falk et al.)
Microanatomia della trombosi coronarica ed occlusione acuta • Rottura della placca 70% dei casi • Erosione della placca 20% dei casi • Erosione di un nodulo calcifico • Altri meccanismi (emorragia) La placca vulnerabile od ad alto rischio o prona alla trombosi è qualunque placca che è a rischio aumentato di portare alla formazione di trombosi Schaar JA et Al. Eur Heart J 2004
Landmark Findings • Le lesioni coronariche che producono SCA sono molto frequentemente di scarsa importanza prima dell’evento • Affinchè si verifichi una SCA occorre che siano presente una o più placche prone alla complicazione e dunque “vulnerabili” • La SCA è dovuta alla complicazione di una o più placche “vulnerabili” appartenenti ad un paziente con aterosclerosi coronarica a qualunque livello di severità della malattia
Rischio di complicazioni della placca e progressione dell’aterosclerosi coronarica Naghavi M et AL. Circulation 2003
Composizione della placca aterosclerotica avanzata FalK E. JACC 2006
SCC: malattia acuta di una coronaria o di tutto l’albero coronarico ? Rioufol e Coll. Circulation. 2002;106:804-808 ,
La guarigione delle complicazioni della placca contribuisce alla evoluzione dell’aterosclerosi? Burke et Al. Circulation 2001
Fasi dell’aterosclerosi coronarica • Early atherosclerosis • Cellule endoteliali • Magrofagi • Linfociti T • Fasi avanzate • Cellule endoteliali • Magrofagi • Linfociti T • Cellule muscolari lisce Vulnerable Fase immuno-infiammatoria INSTABILITA’ Risposta fibroproliferativa Vulnerable STABILITA’ FalK E et Al. JACC 2006
Landmark Findings • La stessa lesione che determina SCA può contribuire all’evoluzione dell’aterosclerosi • Molte lesioni acute della placca non si traducono in eventi clinicamente rilevabili
Domanda: Quali caratteristiche sono proprie della placca vulnerabile?Esistono aspetti morfologici e chimici specifici per la placca vulnerabile(premessa al loro riconoscimento magari non invasivo ed al loro trattamento)?
Dimensione del core lipidico necrotico nei diversi tipi di placche Cheruvu et al. JACC 2007
Aspetti associati a rottura della placca THIN CAP RUPTURE PRONE FIBROATHEROMA
Distribuzione spaziale delle lesioni coronariche avanzate Cheruvu et al. JACC 2007
Aterosclerosi coronaricaPlacche che si complicano vs placche intatte Core necrotico c.ca 34% della placca Fibrous cap spessore <23 micron macrofagi >26% apoptosi cellule muscolari lisce Plaque size Outward Remodeling Angiogenesi Emorragia intraplacca Infiammazione perivascolare Calcificazioni Scarse e sparse
Primary and secondary triggers of cytokine release in atherosclerosis
Cytokines in Atherosclerosis: Pathogenic and Regulatory Pathways Physiol. Rev. 86: 515-581, 2006
Landmark Findings • La placca costituisce una lesione con elementi che ne favoriscono la crescita e elementi che ne favoriscono la guarigione • E’ il campo di battaglia di un processo infiammatorio-autoimmune dove alcune cellule muoiono, altre si rigenerano, altre ancora si trasformano
IDENTIFICAZIONE DELLA PLACCA VULNERABILE • IVUS • MSCT • CMR • PALPOGRAFIA • TERMOGRAFIA • OPTICAL COHERENCE TOMOGRAPHY • NEAR INFRARED SPECTROSCOPY • INTRAVASCULAR MR • ELASTROGRAFIA
Biomakers of vulnerability • C- LDL • Small dense lipoproteins • HDL • LpA2 • Nuclear factor Kb • Hs-CRP
Target terapeutici Placca Vulnerabile Azione antiinfiammatoria-immunomodulante Farmaci che agiscono vs citochine, MMP,MCP-1 Bloccanti i recettori dei monociti/macrofagi (CCR2) Farmaci attivi verso le Mastcellule Aumento delle cellule muscolari lisce Controllo dell’attività macrofagica Riduzione della morte cellulare (apoptosi,e necrosi) Riduzione della neovascolarizzazione Mobilizzazione delle cellule pluripotenziali midollari
TERAPIE RIVOLTE AL TRATTAMENTO DELLA PLACCA VULNERABILE Waman S et Al. Circulation 2004
EFFETTO DELLO STENTING SU UNA PLACCA VULNERABILE WAXMAN S et Al Circulation 2006
C-reactive protein Ridker PM . JACC 2007
Progression Regression The relationship between mean LDL-C and change in percent atheroma volume (PAV) in IVUS studies† 2 REVERSAL5 pravastatin 1.5 CAMELOT4 placebo Change in Percent Atheroma Volume*(%) 1 ACTIVATE1 placebo 0.5 A-Plus2 placebo REVERSAL5 atorvastatin 0 50 60 70 80 90 100 110 120 Mean LDL-C (mg/dL) -0.5 ASTEROID3 rosuvastatin -1 †ASTEROID and REVERSAL investigated active statin treatment; A-PLUS, ACTIVATE AND CAMELOT investigated non-statin therapies but included placebo arms who received background statin therapy (62%, 80% and 84% respectively). *Median change in PAV from ASTEROID and REVERSAL; LS mean change in PAV from A-PLUS, ACTIVATE AND CAMELOT 1 Nissen S et al. N Engl J Med 2006;354:1253-1263. 2Tardif J et al. Circulation 2004;110:3372-3377. 3Nissen S et al. JAMA 2006;295 (13):1556-1565 4 Nissen S et al. JAMA 2004;292: 2217–2225. 5 Nissen S et al. JAMA 2004; 291:1071–1080
Effetto degli inibitori dei recettori dell’angiotensina sulla parete aortica di coniglio Johnstone MT et Al. Circulation 2004
ACEi e rimodellamento della placca Rodriguez-Granillo et Al. Eur Heart J 2007
Beta bloccanti e progressione della placca aterosclerotica Sipahi I et Al. Ann Intern Med 2007
Beta bloccanti e progressione della placca aterosclerotica Sipahi I et Al. Ann Intern Med 2007